Il cercatore, avvinto dal suo cammino solitario, saprà trovare le risposte. Il fiume della storia scorre, sempre più gonfio di lacrime e di dolore. Lui sa che è il momento di fermarsi, di orientarsi con i propri pensieri verso quella sorgente di radiazioni elettromagnetiche che stanno penetrando anche l’atmosfera del nostro pianeta, cambiandone la frequenza vibratoria. Lui sa che tutte le resistenze di vecchi apparati di potere nulla potranno di fronte all’inevitabile cambiamento che è in atto. Un grido di speranza ha attraversato gli oceani del tempo, dalle prime comunità sorte intorno al Mar Rosso ad oggi, grazie ai custodi di antichi e incontaminati insegnamenti.
E nell’essenza dei principi originari c’è sempre la stessa invocazione: Conosci te stesso! Solo ciò che nasce da una profonda auto conoscenza spezza il ritmo del conosciuto. È nel potere della consapevolezza la possibilità di una vera e straordinaria libertà. Non sconfiggerai mai la guerra fuori di te se prima non la risolverai dentro di te, non ti servirà a niente aspirare a quello che vorresti se prima non cambi radicalmente quello che sei, sarai patetico ad invocare l’amore se dentro di te vivi in un mondo di conflitti, di rancori, di ambizioni represse, non serve a niente che ti eserciti nell’arte della compassione se prima non hai compassione per te stesso.
Ecco perché si dice che solo chi cambia sé stesso, può cambiare il mondo. Mentre dunque il fiume della storia continua a scorrere imperterrito, tu hai l’agognato tempo per una osservazione profonda. Sulla riva di quel fiume e nella sua corrente, osservando, vedrai scorrere tutta la umana vanità. In quel momento qualcosa potrebbe coglierti di sorpresa: è la grande nostalgia, la nostalgia di una terra senza sentieri, della vita che cerca la sua meta originaria, quel giardino degli Dei che è nel suo destino. Senza averlo desiderato svilupperai un nuovo stato energetico.
Sarà quello il tuo impersonale contributo ad una umanità morente. In un lampo… tutto sarà compiuto.
PIERRE D’ESSANY